Classificazione energetica
La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione volta a promuovere il miglioramento del rendimento energetico degli edifici.
Essa fa parte delle misure volte alla tutela dell'ambiente, sia per un conseguente freno all'utilizzo delle risorse naturali, sia per un desiderabile contenimento delle emissioni clima alteranti. L'attenzione a questo settore è tanto più giustificato dalla considerazione che il 40% dei consumi finali globali di energia della Comunità Europea è rappresentato da quella impiegata nel settore residenziale e terziario, principalmente per gli edifici.
Questa procedura deve tenere conto delle condizioni climatiche e locali, del tipo di impianto di riscaldamento e condizionamento, dell'eventuale impiego di fonti di energia rinnovabili e delle caratteristiche architettoniche dell'edificio
Per quanto riguarda l'Italia, la classificazione energetica si attesta con la produzione di un documento riguardante la prestazione energetica ed eventualmente alcuni parametri energetici caratteristici dell'edificio.
Questo documento permette di stabilire criteri, condizioni e modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. Il contenimento dei consumi è volto a contribuire al conseguimento degli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti dal protocollo di Kyoto. Inoltre si vuole promuovere la competitività dei comparti più avanzati del settore attraverso lo sviluppo tecnologico conseguente.
La 2006/32/CE (recepita in Italia dal D.Lgs. 115/2008, che introduce le UNI TS 11300) ha l'obiettivo di migliorare l'efficienza degli usi finali di energia sotto il profilo costi/benefici negli stati membri, riducendo i consumi del 9%.
In materia di certificazione energetica degli edifici la competenza legislativa spetta alle Regioni. Pertanto, in tale ambito, occorre fare riferimento alle leggi regionali stabilite da ciascuna Regione.
In particolare, la Regione Lazio non ha disposto nessuna legge quadro regionale sulla certificazione energetica degli edifici e si allinea, dunque, alla legislazione nazionale; tuttavia, ha previsto una certificazione di sostenibilità energetico – ambientale degli edifici, di natura volontaria e che non sostituisce quella energetica ma ne utilizza le risultanze in sede di valutazione delle prestazioni ambientali dell'edificio.
La certificazione energetica ha diversi obiettivi:
- Migliorare la trasparenza del mercato immobiliare;
- Informare e rendere coscienti i proprietari del costo energetico relativo alla conduzione del sistema edilizio e incoraggiare a interventi migliorativi;
- Ottenere informazioni affidabili sui probabili costi di conduzione secondo condizioni climatiche e di utilizzo;
- Valutazione della convenienza dell'acquistodi un immobile dal costo maggiore ma migliore dal punto di vista della gestione e manutenzione;
- Aumento del valore dell'immobile se sono apportati miglioramenti energetici importanti ma poco visibili.
Insomma, la classificazione energetica degli edifici è un elemento di cui tener conto sia in fase di vendita, che di acquisto; ma non solo, anche in fase di costruzione è importante operare nell'ottica del rispetto e della tutela dell'ambiente, per avere un prodotto di valore e in linea con la politica edilizia comunitaria europea.